7 agosto 2009

IL GOVERNO STRAVOLGE IL TESTO UNICO E AUMENTA L’INSICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il Ministro Sacconi ha detto che il Governo non è interessato alle norme eccessive e per questo ha stravolto il testo unico presentando al Consiglio dei ministri del 31 luglio un testo da respingere se vogliamo tutelare nel presente e in futuro la salute e la sicurezza dei lavoratori, perché di eccessivo ci sono solo le statistiche di feriti, mutilati e morti (in Italia ogni giorno 4 lavoratori muoiono per incidenti sul lavoro).

Nessun concorso per nuovi ispettori Asl addetti alla sicurezza. Oggi ce ne sono 5000 per 5 milioni di aziende e si annunciano solo ispezioni "mirate" che potrebbero diventare ispezioni pre-annunciate alle aziende.

Il documento di valutazione sui rischi per la salute e la sicurezza non dovrà essere depositato dal notaio, nè ci sarà una posta certificata per stabilirne la data. Così facendo si aggira l'obbligo della valutazione del rischio da parte delle aziende e si potrà predisporre il documento dei rischi ad incidenti avvenuti (meno obblighi per le imprese, meno soldi spesi per loro),

Per numerose violazioni si passa dalla sanzione penale a quella amministrativa. Sul lavoratore si scaricano molte responsabilità, per esempio l'obbligo della visita preassuntiva (vietata fino ad oggi dallo Statuto dei lavoratori), irrisoria diventa la tutela dei lavoratori in appalto e subappalto, e al contempo saranno dimezzate le sanzioni a carico delle aziende.

Si riduce la tutela sanitaria delle lavoratrici e dei lavoratori, superando la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico competente alle Asl, in questo modo scomparirà la tutela dalle malattie di origine professionale (che per quanto non riconosciute sono in continuo aumento).

Ma con il nuovo testo il governo raggiunge anche un altro obiettivo, ossia ridurre il potere di controllo e di intervento dei delegati alla sicurezza spostando molte competenze verso enti bilaterali (formati da imprese e Cgil Cisl Uil) che potranno certificare i documenti di rischio per conto delle imprese. Con gli enti bilaterali viene meno ogni ruolo di controllo e di opposizione da parte del sindacato e dei delegati scelti dai lavoratori, come al tempo del fascismo sindacati e padronato diventano la stessa cosa.

C'è poi un articolo, il 15 bis, una norma salva padroni grazie alla quale il datore di lavoro non risponderà della morte o dell'infortunio se l'evento è riconducibile alla responsabilità di un qualsiasi altro soggetto operante nel contesto produttivo (preposto, progettista, medico competente, lavoratore). Così le responsabilità verranno scaricate sui tecnici e non su chi viola le regole e taglia risorse solo per accrescere i propri profitti.

Una controriforma che distrugge anni di lavoro in materia di prevenzione e sicurezza per depenalizzare i reati e salvare i manager e i padroni delle aziende: questo è il testo presentato da Sacconi, un testo non emendabile ma da respingere in toto. Basta vedere il sostegno accordato dalla Cisl a sacconi, lo stesso sostegno che questi sindacati padronali accordano al governo sottoscrivendo accordi a perdere ogni giorno.


Confederazione Cobas PISA

VOI G8 SIETE IL TERREMOTO NOI SIAMO TUTTI AQUILANI/E

Questo striscione aprirà la Marcia contro il G8 e per la ricostruzione sociale al 100% della città, che – promossa dalla Rete Nazionale Contro il G8 - si svolgerà domani a L’Aquila, partendo dalla stazione di Paganica (ore 12) fino ai Giardini Comunali. Gli aquilani/e apriranno il corteo, con i lavoratori del Patto di Base (Cobas, Cub, SdL), con gli insegnanti che nelle tendopoli hanno continuato la didattica, con i vigili del fuoco che tanto hanno aiutato le popolazioni, con i giovani di Epicentro Solidale e Spazio 51, con i cittadini che osteggiano il G8, responsabile della crisi globale, e esigono la ricostruzione al 100%. Marceranno insieme a loro migliaia di persone di tutta Italia (da Roma almeno 10 pullman partiranno alle 10 dallo Scalo S.Lorenzo) in opposizione al G8, in sostegno alla lotta aquilana per una vera ricostruzione e contro le iniziative repressive di questi giorni nei confronti del movimento altermondialista (“noglobal”). E’ un movimento forte a livello mondiale di migliaia di reti, strutture sindacali, sociali, pacifiste, ambientaliste, antirazziste, femministe, che organizzano centinaia di milioni di persone e che, da almeno un decennio, contestano il dominio del profitto e della mercificazione globale, responsabile di una crisi mondiale che è economica e finanziaria, ma anche ambientale, climatica, energetica, alimentare e bellica. Non vogliamo essere noi a pagare la crisi causata dai padroni del globo: perciò abbiamo proposto, da Belem ad Atene, da Londra a Strasburgo, fino alle città italiane contro i G8 tematici dal 28 marzo in poi, un programma alternativo di uscita dalla crisi, egualitario, solidale, pacifico, ecologico, a favore dei popoli, dei lavoratori, dei più deboli e indifesi. Contro questa mobilitazione si è scagliata una stolida e bipartisan repressione, culminata nell’ignobile procedimento della magistratura torinese con i 21 arresti di militanti del movimento e nel violento attacco ai giovani che il 7 a Roma cercavano di bloccare il traffico, conclusosi con 36 fermi o arresti. La sorprendente alleanza tra il magistrato “eccellente” Caselli (da sempre in “quota” centrosinistra) e Maroni sembra riesumare (è la “assunzione di responsabilità” che D’Alema richiede al PD, in vista di “forti scosse” politiche?) il vecchio compromesso storico DC-PCI sulla pelle dei movimenti. Perché altrimenti un assurdo procedimento come quello di Torino? Perché 48 ore prima delle manifestazioni antiG8? Perché dipingere come “violento” un movimento che subisce 36 arresti senza che alcun poliziotto abbia il minimo danno? Perché nessuna protesta da parte del centrosinistra?

Ci vogliono spingere a scelte autolesioniste, ma non abbocchiamo: la Marcia a L’Aquila eviterà zone rosse e altre trappole, punterà pacificamente verso il centro di L’Aquila per riconsegnarlo simbolicamente ai suoi cittadini della campagna 100%. Ad essi chiediamo di aprire la Marcia e di condurla con noi fino ai Giardini Comunali, rilanciando con la massima visibilità le proprie proposte.

Contro il G8 responsabile della crisi, per la ricostruzione della città al 100%, tutti/e liberi

VENERDI’ 10 LUGLIO A L’AQUILA ore 12 marcia dalla staz.Paganica ai Giardini Comunali


Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS

IL 10 LUGLIO IN MARCIA VERSO L’AQUILA

CONTRO IL G8 RESPONSABILE DELLA CRISI GLOBALE

PER LA RICOSTRUZIONE SOCIALE AL 100% DELLA CITTA’

Otto anni dopo Genova il G8 torna in Italia. I responsabili della crisi economica, sociale, ambientale vengono a L’Aquila nel tentativo di dettare ai popoli del pianeta le loro politiche basare sull’esclusione, la guerra, lo sfruttamento, la devastazione ambientale, la precarizzazione del lavoro. Otto anni dopo le ragioni del movimento di Genova si sono rafforzate: il G8 è, ancor più di allora, illegittimo, fiera della vanità dei potenti, luogo impegnato esclusivamente a reiterare lo stato di ingiustizia globale.

Siamo contrari al G8 e lo abbiamo dimostrato in questi mesi, con il sostegno e l’approvazione del Forum Sociale Mondiale di Belem e di quello Europeo di Malmoe, a partire dalla manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, e poi con quelle di Siracusa, Torino, ancora Roma, Lecce e Vicenza no-Dal Molin, protestando contro i G8 tematici gestiti da coloro che hanno provocato la crisi globale e che vorrebbero continuare a guidare il mondo sulla stessa catastrofica china.
E’ il dominio incontrastato del profitto e della mercificazione totale – che il movimento noglobal contesta da almeno un decennio – il responsabile di una crisi mondiale che non è solo economica e finanziaria, ma anche ambientale, climatica, energetica, alimentare e bellica. Abbiamo detto in questi mesi che non vogliamo essere noi – popoli del mondo - a pagare la crisi causata dai padroni del globo: e abbiamo messo in campo, da Belem ad Atene, da Londra a Strasburgo, fino alle città italiane antiG8 , un programma alternativo di uscita dalla crisi, egualitario, solidale, pacifico, ecologico, a favore dei popoli, dei lavoratori, dei più deboli e indifesi.
Siamo in particolare contrari al G8 a L’Aquila. Al meschino tentativo del governo Berlusconi di usare il terremoto e le disgrazie della popolazione aquilana per tentare di impedire le legittime proteste contro il G8 e contro la gigantesca truffa della ricostruzione affaristica , imposta con la gestione proconsolare e militare delle tendopoli da parte della Protezione Civile, che utilizza di nuovo l’emergenza come dispositivo di controllo autoritario dei territori.
Il governo cerca di trasformare la tragedia degli aquilani in una gigantesca speculazione edilizia-vedi il decreto capestro sul terremoto 39/2009 trasformato in legge rigettando ogni emendamento- che ridisegni il territorio a favore di lorsignori, che cerchi di mascherare la più generale crisi economica della provincia e della regione, imponendo condizioni di vita drammatiche agli sfollati, azzerando ogni tentativo di partecipazione e ricostruzione dal basso, sociale e solidale, impedendo persino assemblee e riunioni nei campi e la diffusione di materiale informativo.
Berlusconi vuole usare il G8 per deprimere la crescente protesta degli aquilani – manifestatasi in modo cristallino nelle manifestazioni cittadine e in quella del 16 giugno a Roma davanti al Parlamento – che si sta unendo e rafforzando intorno alla CAMPAGNA 100%.
Ovvero: 100% DI RICOSTRUZIONE con contributi che coprano la totalità dei danni subiti da tutte le case e da tutte le attività; 100% DI PARTECIPAZIONE perché città e paesi vanno ricostruiti dagli abitanti; 100% DI TRASPARENZA, perché ogni euro impiegato va reso pubblico; 100% DI AQUILANI A L’AQUILA perché tutti/e devono tornare nelle loro case , e a settembre in particolare tutti gli studenti devono potere essere a scuola e nelle Università del loro territorio.
Nel quadro del programma condiviso dalle Assemblee nazionali svoltesi a L’Aquila il 1 e il 21 giugno, della mobilitazione antiG8 e contro la militarizzazione dei territori, oltre alle altre forme di protesta che ci hanno visto e ci vedranno impegnati/e in tante città – tra le quali ricordiamo quella del precedente Coordinamento antiG8 La Maddalena, il Forum “Contra su G8” a Sassari il 7-8 luglio - promuoviamo, tenendo conto della presenza anche a Roma delle delegazioni dei potenti del G8, le seguenti manifestazioni a carattere nazionale, a cui invitiamo a partecipare tutte le associazioni e le reti, le forze sindacali, politiche e sociali che hanno sostenuto in questi anni il movimento noglobal, per portare più vicino possibile al vertice G8 la nostra indignazione contro i responsabili della crisi globale e gli sciacalli speculatori del terremoto.

MARTEDI 7 LUGLIO A ROMA ore 17 P.Barberini

GIOVEDI 9 LUGLIO A ROMA ore 18 CIE di Ponte Galeria

VENERDI’ 10 LUGLIO A L’AQUILA ore 12 marcia dalla staz.Paganica ai Giardini Comunali (al centro di L’Aquila)

Rete Nazionale Contro il G8

Da Roma i bus per l’Aquila partiranno alle 9.30 dallo Scalo S.Lorenzo (parcheggio a Largo Passamonti, all’inizio di V.Scalo S.Lorenzo), prezzo 5 euro, informazioni e iscrizioni presso la sede Cobas di Roma tel.06 70452452; per chi intenda arrivare in macchina alla staz.Paganica (5 km dal centro), uscire dall’autostrada Roma-L’Aquila ad Aquila Est, prendere la SS 17, direzione Pescara-Sulmona, fino alla stazione.