21 aprile 2009

Dai il 5 X Mille ad AZIMUT






Dai un contributo ai progetti internazionali dei Cobas Associazione Azimut - 5 x 1.000 Codice Fiscale 97342300585

Cosa è la contribuzione 5 per mille?

E’ la possibilità, per ogni singolo lavoratore, di destinare il 5 per mille delle tasse già detratte in busta paga agli enti senza scopo di lucro. Non si tratta quindi di alcun versamento aggiuntivo, ma di destinare dei soldi già pagati, anziché allo Stato, ad una associazione onlus. Per destinare questa quota, ogni singolo lavoratore deve compilare l’apposita casella contenuta nel Modulo 730 o UNICO, relativa alla contribuzione del 5 per mille, firmandola e apponendovi il

codice fiscale di Azimut: 97342300585.
L’attribuzione del 5 per mille non è sostitutiva dell’8 per mille.

Progetti di Azimut

La musica per crescere!

Roma -in collaborazione con “Associazione il Grande Cocomero” di Roma (conclusa prima fase – seconda fase in corso)

Il progetto era finalizzato all’adeguamento di una sala per prove musicali nei locali dell’Associazione “Il Grande Cocomero”. Scopo dell’iniziativa è stato quello di realizzare laboratori musicali rivolti agli adolescenti ricoverati presso il reparto di Neuro Psichiatria Infantile del Policlinico Umberto I° Roma. Nel 2009 è’ stata avviata la seconda fase del progetto attraverso l’allestimento di un studio di registrazione.

Coscienza sociale e attività per i giovani lavoratori arabi in Israele

Israele – in collaborazione con WAC - Workers Advice Center (concluso – 2005)

Iniziativa in sostegno agli adolescenti lavoratori arabi in Israele espulsi dalla scuola. Il progetto ha permesso di informare ed educare i giovani a valori quali la giustizia sociale, la responsabilità di gruppo, il volontariato nella società, l’opposizione all’occupazione militare, l’appoggio all’autodeterminazione della nazione palestinese e all’internazionalismo.

La patologia del piedetorto. Trasferimento di conoscenze in ambito sanitario tra l’Italia (Roma) e la Tanzania (Mara Region - Bunda District)

Roma – in collaborazione con l’Ufficio Stranieri dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma (concluso – 2007)

L’iniziativa ha permesso di operare 4 bambini della Tanzania affetti dalla patologia del “piede-torto” e di formare 2 medici e un’infermiera tanzaniani, attraverso una partecipazione diretta ad interventi chirurgici. Il personale medico formato in Italia ha contribuito a diffondere le conoscenze acquisite ad altri medici del Distretto di Bunda in Tanzania.

Turismo Responsabile nelle comunità della Mata Atlantica del Brasile

Brasile - in collaborazione con l’ Università di San Paolo (USP)/Brasile e l’Instituto Ing-Ong de Planejamento Socioambiental (in corso) Il progetto prevede di fornire un supporto logistico (adattamento delle strutture ricettive) e tecnico-formativo per lo sviluppo di micro-imprese presso le comunità locali, mediante l’ideazione di itinerari turistici autogestiti. L’area considerata è abitata da comunità che vivono situazioni di forte esclusione sociale (gruppi indigeni, pescatori, ex-schiavi afrodiscendenti) e possiede evidenti capacità attrattive di carattere naturalistico e storico-antropologico.


Scuola Permanente di Formazione di Leader in 5 regioni della Colombia

Colombia – in collaborazione con il COS-PACC e il Comitato Carlos Fonseca (in corso)

Il progetto prevede di realizzare una scuola permanente di formazione di leader comunitari promossa dalla organizzazione colombiana COS-PACC, nata dopo l’offensiva paramilitare contro le organizzazioni sociali a metà degli anni ’90. La Scuola ricopre un ruolo fondamentale nella formazione politica dei dirigenti delle organizzazioni sociali del Paese.

Salute materno-infantile. Sala operatoria e campagne di prevenzione e sensibilizzazione in Tanzania (Regione Mara – Distretto Bunda)

Tanzania – in collaborazione con Arcs-Arci Cultura e Sviluppo, il Policlinico Umberto I e diversi partner sanitari della Tanzania (in attesa di finanziamento)

Si prevede di creare una sala operatoria e di formare il personale medico e paramedico sulla salute materno-infantile presso l’Ospedale di Manyamanyama nel Nord della Tanzania. Si realizzerà anche una campagna di prevenzione (per 5.000 beneficiari), attraverso la creazione di un’Unità Sanitaria Mobile, presso i villaggi del Distretto di Bunda.

Scuole altrove

Italia – in collaborazione con il CESP (in attesa di finanziamento)

Il progetto ha l’obiettivo di favorire il rispetto della diversità al fine di rimuovere pregiudizi e sentimenti xenofobi. Si prevede di intervenire in 3 scuole secondarie di 2° grado in 9 regioni italiane: Piemonte, Friuli, Emilia, Toscana, Sardegna, Abruzzo, Lazio, Campania, Sicilia.

Il diritto allo studio. Scuola nel carcere di Rebibbia

Roma – in collaborazione con il CESP (in attesa di finanziamento)

Si tratta di un progetto indirizzato al plesso penale del carcere di Rebibbia, che persegue i seguenti obiettivi: 1) rafforzare le potenzialità di apprendimento degli studenti-detenuti migliorando la qualità didattica; 2) accrescere le competenze del corpo insegnante all’interno delle carceri.

Entro breve sarà completato il sito - www.azimut-onlus.it


20 aprile 2009

3 aprile 2009

50 MILA IN CORTEO A ROMA CONTRO IL G14

Comunicato-stampa

UNA VASTA ALLEANZA SOCIALE ANTI-CRISI VERSO LO SCIOPERO GENERALE DEL 23 APRILE

Mentre a Londra e in tante altre città europee si manifestava contro il G20, a Roma 50 mila persone hanno dato vita ad un combattivo e vivacissimo corteo di protesta contro il vertice dei ministri del Lavoro e del Welfare del G14, convenuti a Roma per riproporre le catastrofiche ricette economiche che hanno provocato la più grave crisi capitalistica del dopoguerra: tagli ai salari e alle pensioni, riduzione dei servizi sociali e dei beni comuni, aumento della precarietà, sostegno alle banche e ai potentati finanziari e industriali. I COBAS hanno promosso l’iniziativa insieme alle altre due organizzazioni del Patto di Base, CUB e SdL, sulla base di un Decalogo anti-crisi, di un Programma sociale che richiede il blocco dei licenziamenti, aumenti consistenti di salari e pensioni, reddito minimo garantito per chi non ha lavoro; aggancio dei salari e pensioni al costo della vita; cassa integrazione almeno all’80% del salario per tutti i lavoratori/trici; assunzione a tempo indeterminato dei precari; nuova occupazione mediante un Piano per energie rinnovabili ed ecocompatibili, per massicci investimenti per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle scuole e per il reperimento di un milione di alloggi popolari, tramite ristrutturazione e requisizioni del patrimonio immobiliare esistente; difesa del diritto di sciopero e di manifestare. Su questa piattaforma si sta formando in Italia una vasta alleanza sociale che si è espressa nel corteo di Roma e che vede agire insieme lavoratori dipendenti relativamente stabili e precari, occupanti di case e migranti, strutture che lavorano nei quartieri e studenti universitari e medi, giovani dei Centri sociali metropolitani e ambientalisti che si oppongono alla distruzione e all'inquinamento del territorio. Un ruolo rilevante nella manifestazione l'ha avuto il popolo della scuola pubblica, lavoratori e studenti che hanno portato in corteo il rifiuto della distruzione didattica e sociale che i ministri Tremonti e Gelmini vogliono imporre alla scuola, tramite catastrofiche "riforme" che, in particolare, taglieranno da settembre 57 mila posti di lavoro.
Il corteo ha battuto anche il tentativo liberticida di limitare drasticamente il diritto di manifestare a Roma, operato attraverso un Protocollo, firmato dal sindaco Alemanno, dai sindacati Cgil-Cisl-Uil e dai partiti parlamentari, che intenderebbe vietare il diritto di protesta nella grande maggioranza dei luoghi di conflitto e di protesta cittadina. Dopo giorni di tensione, culminati in una aggressione poliziesca agli studenti universitari, il corteo (e quelli che erano confluiti in esso, in particolare quello proveniente dall'Università) si è svolto regolarmente e senza incidenti su percorsi tradizionali che, in principio, Ministero degli Interni e polizia intendevano vietare. E ora l'alleanza sociale anti-crisi manifestatasi a Roma si approfondirà e si estenderà nel corso della preparazione della prossima tappa di lotta nazionale promossa dal Patto di Base (COBAS, CUB, SdL), lo sciopero generale del 23 aprile, con manifestazioni regionali.