9 marzo 2009

IL DIRITTO DI SCIOPERO NON SI TOCCA. GRANDE PRESENZA A TUTTE LE INIZIATIVE INDETTE DA CUB, COBAS E SDL

Srotolato striscione davanti sede Cisl “Chiuso per eccesso di ribasso”
La mobilitazione prosegue con la manifestazione nazionale del 28 marzo
Venerdì, 06 marzo 2009
Grande presenza oggi a tutte le iniziative organizzate nei principali capoluoghi italiani da CUB, Confederazione Cobas e SdL Intercategoriale per la prima giornata di mobilitazione contro l’attacco al diritto di sciopero ed in difesa del diritto al conflitto. Determinata la partecipazione di delegati e lavoratori, scesi in piazza per impedire che venga definito il progetto del governo teso ad aggredire diritti sindacali costituzionalmente tutelati. Il corteo di Roma, a cui hanno preso parte oltre 300 manifestanti, diretto alla Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero, si è fermato davanti alla sede della Cisl, dove sul portone è stato steso lo striscione “Chiuso per eccesso di ribasso”, in forte polemica con questo sindacato e col governo. La giornata odierna rappresenta una prima risposta al questo progetto di imposizione per legge della pace sociale. Per il prossimo 28 marzo, in occasione dell’incontro fra i Ministri del Lavoro e delle Politiche sociali del G14, CUB Cobas e SdL hanno promosso una manifestazione nazionale a Roma, a cui seguirà un grande sciopero generale per il 23 aprile con manifestazioni articolate sul piano regionale, che vede il diritto di sciopero e la democrazia sindacale fra i punti centrali della sua piattaforma.

Confederazione Cobas - CUB - SdL

6 marzo 2009

No all'abolizione del diritto di sciopero: il 6 marzo manifestazioni in tutto il Paese

Cub - Confederazione Cobas - SdL intercategoriale
Comunicato stampa


Contro il Governo che vuole abolire il diritto di sciopero, Cub, Confederazione Cobas e SdL intercategoriale hanno organizzato manifestazioni e presidi in molte città italiane per il giorno 6 marzo. A Roma appuntamento alle 16.30 a Largo Ponchielli per protestare davanti alla sede della Commissione di garanzia (anti-sciopero).
Il Governo, in accordo con la Confindustria e con l'assenso di Cisl, Uil e Ugl, procede nel disegno di cancellare le libertà e i diritti sindacali costituzionalmente tutelati.
Dietro il dichiarato intervento per il solo settore trasporti, già da solo inaccettabile ed assolutamente illegittimo, il Governo vuole predisporre una legislazione autoritaria per gestire la fase attuale e futura di grave crisi economica e per poter meglio reprimere le risposte dei lavoratori al tentativo di farne pagare a loro il costo. Lo scopo del governo è quindi quello di imporre per legge la pace sociale, vietando e criminalizzando il diritto di sciopero.
A ciò è indispensabile opporsi in modo netto e senza equivoci.
Il sindacalismo di base promuove una manifestazione nazionale a Roma il 28 marzo – quando si riuniranno i ministri del Lavoro e politiche sociali del G14 per far pagare la crisi ai salariati e ai settori popolari -e un grande sciopero generale per il 23 aprile, anche per difendere il diritto di sciopero e la democrazia sindacale.
Cub – Confederazione Cobas – SdL intercategoriale
3 marzo 2009